Posta lungo la costa, all’estrema periferia dell’abitato, sul promontorio di Balai.

La documentazione relativa al monumento è esposta in un pannello al piano superiore dell’Antiquarium.

Descrizione

La chiesa fu eretta attorno al 1850 sul luogo tradizionalmente venerato come la prima sepoltura dei martiri turritani Gavino, Proto e Gianuario.

La cappella, abitualmente chiusa, viene aperta durante tutto il mese di maggio, allorché vi vengono trasferiti i simulacri lignei dei tre santi conservati nella basilica di San Gavino.

Attorno al piccolo edificio e con esso comunicanti si dispongono tre ambienti, in parte ricavati dentro la roccia, nei quali l'indagine archeologica ha riconosciuto l'utilizzo sepolcrale in età romana e altomedievale. L'ambiente visibile dal piazzaletto d'ingresso attraverso la grata è un ipogeo romano, mentre quello affiancato alla chiesa attuale sarebbe la presunta tomba dei tre martiri.

Gli scavi eseguiti nel 1980 hanno portato in luce una struttura, probabilmente un’edicola, anteriore alla chiesa e relativa all’ambiente sito dietro di essa: una cisterna coperta a botte, che nell’alto medioevo venne trasformata in sacello.

Monumento visitato il 30/1/2008 - Costa, porto e foce del rio Mannu






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