Un percorso di storia e natura sul Parco fluviale del Rio Mannu

a cura degli Istruttori di escursionismo UISP

PREMESSA

LA SCELTA DEL RIO MANNU

LA NOVITA’ DELLA PROPOSTA

IL CONTESTO GENERALE

LE PRINCIPALI CRITICITA'

TIPOLOGIA DI PERCORSO

DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Riu Mannu (poesia di Carlo Sedda)











PREMESSA

Uno degli obiettivi del progetto era quello di finalizzare l’attività di movimento alla creazione di qualcosa di nuovo. Si trattava, cioè, di percorrere luoghi che normalmente sono considerati privi di qualunque valore ed attrazione, non meritevoli di una passeggiata o di una pedalata.

Le nostre città hanno purtroppo tantissimi di questi luoghi che, molto spesso, si identificano con le periferie.

Attraversare questi luoghi significa quasi sempre imbattersi in abbandono, incuria, discariche di ogni tipo.

Eppure, questi luoghi sono capaci di regalare una natura che si rigenera, tracce storiche e archeologiche, tanti segni del passaggio dell’uomo legati al lavoro e alla campagna.

Riscoprire questi luoghi, renderli fruibili e visitabili, impedire che altri scempi li deturpino e li compromettano, non è solo conservare la nostra memoria.

E’ anche voler vivere in città meno degradate e più a misura d’uomo. Per noi e per le future generazioni.

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LA SCELTA DEL RIO MANNU

Negli anni passati l’interesse delle Amministrazioni comunali si è concentrato soprattutto verso la parte a mare e ad est della città. Si sono riqualificate le aree intorno al porto, con la creazione di un lungomare e la realizzazione del parco e della pista ciclabile di Balai.

La zona ovest, chiusa dall’immenso insediamento industriale della Marinella, per questo è stata penalizzata, ricevendo poche e sporadiche attenzioni.

Tuttavia i progetti e le idee non mancano. La proposta più importante avanzata dal Comune è quella della creazione del Parco fluviale del Rio Mannu.

La scelta della proposta di studio e creazione di un nuovo itinerario turistico – escursionistico è quindi ricaduta su questa area per i seguenti motivi:

Potenziali punti di interesse

Area degradata più prossima alla città

Naturale prosecuzione dell’itinerario costiero che parte da Balai

Concreta possibilità di realizzazione non appena i progetti del Parco fluviale verranno finanziati e resi operativi.

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LA NOVITA’ DELLA PROPOSTA

I progetti predisposti per la creazione del Parco fluviale sul rio Mannu che abbiamo potuto consultare, riguardano principalmente la bonifica, il risanamento e la messa in sicurezza dell’area.

Correttamente, l’amministrazione pubblica, intende intervenire prioritariamente su una serie di “emergenze” che meritano interventi immediati.

La presente proposta, pur con tutti i limiti di un lavoro scolastico, intende completare quella idea progettuale, pensando non solo agli indispensabili interventi di risanamento, ma ipotizzandone la fruizione futura in termini sportivi, ricreativi e culturali.

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IL CONTESTO GENERALE

L’area oggetto di proposta si estende per circa 3 km. Lungo il corso del Rio Mannu partendo dalla foce. Il tratto finale del fiume si trova al centro di un area a fortissima antropizzazione. Ad est vi è il centro abitato di Porto Torres con il porto commerciale, la stazione FS e la linea ferroviaria. Ad ovest vi è il polo industriale della Marinella con il porto industriale, la strada statale per Alghero e Stintino, il nuovo tronco della superstrada 131 con i relativi svincoli.

Nella sola zona della foce si trovano in sequenza: il viadotto della statale, un viadotto con tronco ferroviario in disuso, il ponte romano, il viadotto della circonvallazione, il viadotto con la condotta idrica. Pochi km. più a monte, già in comune di Sassari, è stato recentemente costruito un nuovo viadotto per il rinnovato tratto della 131, la cosiddetta “camionale”.

Tutta la zona di Ferrainaggiu è invece interessata dalla presenza di enormi tralicci e una serie di elettrodotti in collegamento con la zona industriale ed il polo energetico di Fiume Santo.

Il fiume scorre quasi a filo del piano di campagna nella parte più a monte mentre risulta incassato in bancate rocciose nella parte finale, più prossima alla città. Il letto è normalmente largo pochi metri e, tranne il tratto a protezione della stazione e della linea ferroviaria, non esistono argini artificiali.

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LE PRINCIPALI CRITICITA’

Le principali criticità rilevate nel tratto di studio (partendo dal Ponte Romano fino al limite comunale di Ferrainaggiu) che limitano o impediscono la possibile fruizione.

Riva destra:



Riva sinistra:

A questo si aggiunga, naturalmente, lo stato delle acque del fiume

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TIPOLOGIA DI PERCORSO

Il percorso proposto parte in riva sinistra dal ponte Romano utilizzando strade o sentieri esistenti.

Dall’opera di presa sotto il cavalcavia di via dell’Industria e fino al ponticello in località Maccia Appaltadda andrebbe realizzato un nuovo tratto di percorso. Il tracciato dovrebbe essere normalmente a fondo naturale, pulito da arbusti, non più largo di 1,5 – 2 metri, immediatamente a ridosso della vegetazione palustre. In accordo con il privato proprietario dell’area l’intervento potrebbe prevedere anche una recinzione.

Da un ponticello esistente in località Maccia Appaltadda si passa in riva destra, proseguendo su strada agraria fino alla confluenza con la strada asfaltata di Ponte Pizzinnu.

Un valido completamento del percorso potrebbe prevedere anche una discreta segnaletica, indicante i punti di maggior interesse, tipologia della vegetazione e della fauna.

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DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Partendo dal porto ci si dirige verso ovest dove, superato l’Antiquarium e l’attigua Area Archeologica, si prende la via Ponte Romano.


Dal ponte è possibile guardare la foce e l’ultimo tratto del fiume dove stazionano gabbiani e germani reali.



Superato il ponte si svolta a sinistra, dirigendosi verso la vecchia area industriale, punto di arrivo del trenino proveniente dalle miniere di Canaglia. Visitato il sito con le caratteristiche ciminiere in mattoni, si percorre una stradina bianca per un centinaio di metri.


Si entra in un campo incolto fino ad affacciarsi su una vecchia cava di calcare posta di fronte alla stazione FS. Si prosegue seguendo la riva del fiume fin sotto il cavalcavia della circonvallazione dove si trovano gli impianti di un opera di presa dell’acqua. Sul lato opposto un campo ospita un gregge di capre.


Subito dopo appare la recinzione di un azienda di allevamento. Lungo questo tratto un occhio attento potrà riconoscere i ruderi dei nuraghi Monte Aiveghe e Corona Fraigada.

Percorso circa un km sulla riva, avendo di fronte l’argine artificiale su cui corre la linea ferroviaria, si arriva ad un ponticello in località Maccia Appaltadda.


Si attraversa e si imbocca una stradina a fondo naturale che, allontanandosi dalla riva del fiume, passa vicino ad un vecchio ovile. Ancora qualche centinaio di metri e si raggiungono le grotte e le cave di Ferrainaggiu. Le grotte sono all’interno di una proprietà privata e vengono utilizzate come ricovero per animali e magazzino.


Finita la visita delle grotte si raggiunge immediatamente la confluenza del rio d’Ottava con il rio Mannu, che segna anche il confine amministrativo tra Porto Torres e Sassari. Particolare sito con un discreto canneto, contrassegnato dalla presenza di tre ponti. Poco più avanti, lungo il rio d’Ottava si trovano il nuraghe e le domus di Monte Ruina.

A questo punto si saranno percorsi circa 4,5 km dal Ponte Romano.

Per il rientro si percorre tutta la strada di Ponte Pizzinnu verso Porto Torres, lungo il tragitto si noteranno l’area del Nuraghe Forramazzu ed alcune vecchie cave di calcare.

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