Periodo Romano

Medio Evo


Turris Libisonys

 Porto Torres conosciuta anche come Turris Libisonis fu l’unica colonia Romana fondata probabilmente da Giulio Cesare nel 46 A. C. Fu scelta affinché le navi nel passaggio tra la Corsica e la Sardegna  durante le tempeste, potessero trovare rifugio lungo le coste ;

inoltre  la costa bassa e la presenza dalla foce del fiume Rio Mannu la rendeva un territorio favorevole sia come scalo per le rotte marittime del Mediterraneo centrale ed occidentale ,sia come centro di raccolta dei prodotti del fertile retroterra.  

Le navi romane

  Le navi usate per il trasporto delle merci, venivano chiamate onerarie .

Le onerarie romane misuravano in media 25-30 metri di lunghezza;avevano una portata di 3-4000 anfore (un’anfora=26litri). Nel fondo della nave veniva messa della sabbia dove venivano conficcate le anfore per evitare che si rovesciassero.

Tutti gli spazi fra un’ anfora e l’altra venivano sfruttati al massimo con materiali di accompagnamento:lucerne, ceramiche da mensa e da cucina.

Le rotte navali

  I ritrovamenti archeologici attestano che gli scambi commerciali di Turris avvenivano principalmente con Ostia ,ma anche con la Spagna,la Gallia e più avanti con l’Africa settentrionale e con le colonie orientali come la Grecia.

Si viaggiava in primavera ed estate, precisamente fra marzo ed ottobre per trovare le migliori condizioni del mare e, poiché i romani non avevano strumenti di navigazione, si orientavano con li sole e le stelle. D’inverno solo le navi granarie riuscivano ad affrontare le tempeste del mar Mediterraneo.

La durata dei viaggi variava a seconda dei venti e delle condizioni del mare.

Le rotte commerciali

I ritrovamenti archeologici attestano che gli scambi  commerciali di Turris Libisonis avvenivano principalmente con Ostia,ma anche con la Spagna, la Gallia e più avanti con l’Africa settentrionale e le colonie orientali come la Grecia. Si viaggiava in primavera -estate. D’inverno solo le navi granarie riuscivano ad affrontare le tempeste del mar Mediterraneo. 

La durata dei  viaggi   variava a seconda dei venti e  delle condizioni del mare recisamente tra marzo e ottobre per trovare le migliori condizioni del mare , e  poiché i Romani non avevano strumenti di navigazione , si orientavano con il sole e le stelle.


Le merci

La Sardegna era considerata dai romani il granaio di Roma e ciò e testimoniato dai numerosi scritti del periodo e dal ritrovamento nel piazzale delle Corporazioni di Ostia di un mosaico che individua l’ufficio di rappresentanza dei Navic (ulari) Turritani con sotto un’iscrizione.

Il grano veniva trasportato in grossi sacchi di tela e sistemato nei magazzini chiamati horrea in attesa di essere esportati. Non si esclude che venisse esportato granito dalla Gallura, cavalli vivi o anche carne suina.

Turris importava invece da altre province del Mediterraneo (Gallia, Penisola Iberica, Nord Africa) prodotticome: olio, vino, salsa di pesce( che venivano trasportati in grandi anfore),ma anche ceramiche fini da mensa e materiali di vetro.

 

Le ricette dei romani

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